Lago antico,
sbuchi Toblino,
nell’intreccio roccioso
di colline e montagne.
Dal vento accarezzati,
esili canneti
danzano
nella brezza notturna
e l’atmosfera di fiaba
s’espande:
d’incanto appare
riflesso da insonnolite acque
il tuo castello in scorcio
maestosamente rovesciato,
eccentrico.
Parole sprecate,
nessun commento;
solo stupore e meraviglia.
E l’anima s’allegra.
E.F.