Mettiamo caso che una comitiva di marziani sbarchi in Trentino, così all’improvviso, in un caldo e soleggiato week end di agosto. Spaesati e non consci di quello che sta loro attorno si dirigono verso il punto del paese da dove proviene più rumore, e lì vi trovano dei tendoni montati, una serie di panche disposte in fila, alcuni stand particolarmente ricchi di manufatti e prodotti culinari, e gente, tanta gente che ride e sorride, sparpagliata un po’ qua e un po’ là. Siccome sono marziani, basta loro poco per imparare la nostra lingua e, dopo un breve momento di impasse inziale, cominciano a comunicare con le persone presenti. Viene loro raccontata che quella è una “festa di paese” una “sagra”, allestita per animare il territorio di riferimento. I marziani chiedono allora “perché in questo paese fate queste feste?” e viene loro risposto: “perché è una tradizione, è una manifestazione che lega le generazioni nel tempo e a noi piace, una volta all’anno, stringere questo patto tra le generazioni passate e quelle future”. Allora i marziani chiedono “ma quanto vi sarà mai costato tutto ciò?” e, con molta sobrietà e allegria, viene loro risposto “ci è costato sì, ma neanche così tanto. La manodopera è tutta frutto di aiuto volontario, apportato dai volontari soci e non della nostra associazione. Ci è voluto un mesetto a mettere insieme tutto questo, ma lo abbiamo fatto con allegria e generosità, senza sentire più di tanto il peso del lavoro!”.
I marziani, sconvolti dall’apprendere che ancora esiste un posto dove si riesca a fare qualcosa gratis ed increduli su quanto loro raccontato, passano in rassegna uno ad uno i volontari ed effettivamente si rendono conto che, chi più-chi meno, tutti hanno messo a disposizione il loro tempo per la realizzazione di questa “festa di paese”. Viene loro offerto un pasto caldo, che accettano di assaggiare, scoprendo che, sebbene semplice, è preparto e servito con cura e genuinità. Anche il vino è buono, così come i dolci e l’atmosfera nel suo complesso è davvero accogliente.
Il tempo passa veloce, tra due chiacchere in allegria, una visita agli stand, l’ascolto di quel concerto di musiche tradizionali, ed arrivata sera i marziani si apprestano a fare ritorno. Si fermano ancora un istante e chiedono “ma come vi chiamate voi, che ci avete accolto con così tanta premura?”
“Siamo la Pro Loco” viene loro risposto “siamo volontari silenziosi ma laboriosi: ci preoccupiamo di rendere il nostro paese più vivibile e, quando ci capita, vediamo di far passare, a chi ospitiamo, momenti che siano accoglienti e indimenticabili. Lo facciamo mettendoci a disposizione degli altri, senza badare al tempo che dedichiamo, perché siamo convinti che realizzare queste manifestazioni faccia bene a noi che le facciamo e a tutti quelli che vi partecipano!”. E la storia continua…..
Forse non sarà per tutte le nostre Pro Loco così, forse non tutti gli stand gastronomici saranno ricchi di piatti tipici accattivanti e deliziosi; sicuramente aspetti da migliorare ce ne sono ancora moltissimi e chissà mai se riusciremo a migliorali tutti ma una cosa è sicuramente vera: il volontariato turistico delle Pro Loco Trentine è un vero e valore aggiunto che contraddistingue il nostro territorio ed il nostro fare comunità ed è giunta ora, a marziani o a terrestri, che si cominci a riconoscerlo con maggiore autorevolezza!