Mercatini di Natale: a Santa Massenza un primo sostanziale cambiamento

Prendo spunto nel post di oggi, dall’articolo in prima pagina sul Corriere del Trentino di Isabelle Bossi Fedrigotti, la quale esorta a riflettere sul successo dei mercatini di Natale.
Condivido al 100% la sua analisi, non v’è da aggiungere una sola sillaba. Vorrei però raccontare la personale esperienza di quanto è avvenuto e avverrà a Santa Massenza, dove la locale Pro Loco, coordinata dal Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi, ha deciso di intraprendere, con molto coraggio, proprio la strada auspicata dalla scrittrire Roveretana. Partendo  dal presupposto che il successo di un mercatino non può essere per sempre, gli organizzatori dell’evento di Santa Massenza si sono fermati a ragionare, impegnandosi per una decina di incontri, sul significato e sul valore del Mercatino di Natale e soprattutto sull’essenza del loro paese.

Cosa è nato dalla rilfessione? Che il mercatino è solo uno degli elementi di quanto in realtà il luogo possa realmente offrire; ecco allora che è nata l’idea di dare supporto alla valorizzare dell’artigianato locale, la produzione di Grappa, attraverso una manifestazione, che ormai da molti anni viene proposta con successo, organizzata da una associazione locale (Santa Massenza Piccola Nizza de Trent), LA NOTTE DEGLI ALAMBICHI ACCESI; è nata l’idea di valorizzare l’industria locale, ossia quella idroelettrica, in quanto a Santa Massenza è presente una delle centrali idroelettriche più grandi d’Europa; valorizzazione che passa attraverso uno spettacolo audiovisivo incentrato sul tema della corrente elettrica ma che passa anche attraverso delle visite guidate al mastodontico colosso produttivo tutto nascosto sotto la roccia. E’ nata inoltre l’idea di dare spazio alla creatività luminosa, attraverso la proposta di un concorso dedicato alla creazione di installazioni luminose da dislocare lungo le vie del centro dell’antico borgo di Santa Massenza.
Ma non ci si ferma qui; il Natale troppo spesso ai giorni nostri, con tristezza, si confonde con mercato-mercatini-commercio, mentre in realtà si tratta di tutt’altro. Ecco allora che si è dediso di dare importanza e rilievo all’aspetto spirituale del Natale, proponendo una fiaccolata ed un momento di liturgia caratteristico, in quanto sarà fatto con la “Luce di Betlemme”.

Artigianato, Industria, Spiritualità, Cultura e valorizzazione del territorio vengo quindi evidenziati attraverso un evento programmato con sobrietà e semplicità da un piccolo gruppo di volontari.

Se questo può sembrare poco, c’è da aggiungere un altro elemento importante e caratteristico: lo spirito volontaristico con cui tutto questo è stato realizzato. Decine di residenti che da un mese a questa parte si sono dedicati all’abbellimento delle vie del paese con uno spirito nuovo e genuino. Anche la riscoperta del valore della gratuità, dell’importanza della relazione umana volta al conseguimento di un bene comune più grande del “denaro”, è stato un rilevante traguardo raggiunto in questa edizione dei nuovi mercatini di Natale di Santa Massenza, che ora sono diventati, insieme alle altre manifestazioni collaterali, l’evento VITE DI LUCE.

Non so se la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti avrà mai modo di conoscere il programma di Vite di Luce e immagino che avrà altro da fare che prendersi il tempo di venire a Santa Massenza. Invito però amici e conoscenti a fare un giretto nei week end del 7-8, 14-45, 21-22 dicembre, perchè credo che ne valga la pena.

Quello che mi rende più soddisfatto in tutto ciò è che le persone si sono avvicinate, hanno condiviso un obiettivo comune, lo stanno conseguendo con felicità e, francamente, al di là degli incassi e dell’esito che la manifestazione avrà, questo è già un grande risultato ed una immensa soddisfazione personale.

www.vitediluce.wordpress.com

Pensiero su: turismo e Valle dei Laghi

In quest’ultimo anno è capitato spesso di leggere, su siti di informazione ma anche su quotidiani locali, interventi inerenti la Valle dei Laghi ed il suo potenziale sviluppo turistico. Spesso mi trovo in accordo con alcune lucide considerazioni, a volte invece no, ma questo è, evidentemente, ovvio e corretto visti i molteplici punti di vista che si possono avere.

Una cosa però noto e sottolineo: in tutti gli interventi ci si limita a fare analisi profonde e costruite che però non tengono considerazione di un fattore: le politiche turistiche non si possono concretizzare dall’oggi al domani, non sono azioni che prendono immediata esecuzione dalle parole; sono ragionamenti che necessitano di studio preliminare, approfondimento, condivisione e, per finire, attuazione. Se consideriamo valido questo mio ragionamento si scopre allora che, per quanto riguarda la politica turistica della Valle dei Laghi, condotta dalla Comunità della Valle dei Laghi insieme alle amministrazioni comunali, dall’Azienda di promozione turistica di Trento e dal Consorzio Pro Loco valle dei Laghi (che presiedo), il lavoro fatto non è poco, anzi!

In questi anni si sono gettate le basi proponendo attività, grandi eventi, valorizzazione del patrimonio naturalistico (vedi rete delle riserve e sentieri circumlacuali), valorizzzione di tradizioni e usi delle comunità locali della Valle dei Laghi (vedi sagre e feste di paese), sempre considerando però che le strutture ricettive presenti sono quelle che sono e non possono essere moltiplicate dall’oggi al domani.

Se le basi sono state gettare, adesso arriva la parte più interessante e difficile, quella della condivisione. Condivisione che non vuol dire, si ok, vuol dire mettersi a disposizione per fare in modo che queste basi abbiano compimento. Occorre avere la disponibilità di operatori economici, istituzioni, volontari, appassionati, perchè no innovatori a dare concretezza al tutto. Questa disponibilità deve essere però genuina, gratuita, volontaria: non si deve pensare “fatta la strategia, adesso fuori i soldi” o meglio, il pensiero non deve essere solo quello. Ci vuole un mix di coraggio, ambizione, innovazione e sacrificio unite a disponibilità e buon senso, tutti elementi che sono necessari per la creazione di progetti seri e sensati ai quali poi faranno sicuramente seguito anche i contributi ed i sostegni economici.

Il mio suggerimento allora diventa: adesso agiamo, concretamente, lasciando da parte personalismi e retaggi passati. Facciamolo disponendo volontariamete tempo, passione e idee: allora si che le idee avranno compimento.