E Qualcosa rimane di te,
vecchio campanile di paese.
Nascondi i tuoi anni
dietro la faccia della tua sacralità.
T’accerchi di ali
per non dare nell’occhio
ma la luce divina scopre le tue rughe:
molteplici sassi frusti dall’uso
si accalcano per tutto il tuo emergere
lasciando qua e là qualche vuoto di nido
che accogli con paterna premura.
Sfuggono dalle tue mani le note di giornata
e infondi conoscenza agli orecchi dei più attenti:
scandisci le ore, acclami felicità, diffondi la morte
in vetuste melodie dal rustico sapore.
Sei alto tra tutti o vecchio campanile
irraggiungibile ai molti
come il sacro messaggio
che da secoli infondi.
E.F.