Viaggi, poeta,
tra i labirinti del pensiero
e l’infame terra ferma
mendicando posti migliori
dove accasare i tuoi appunti
e parte delle tuo ossa.
Annoti le tue date,
i tuoi ricordi,
i tuoi lamenti
lasciando tracce,
d’insignificante attualità.
E poi tra cent’anni
ci si ritrova
su chissà quanti libri…
e le tue tracce
saran diventate impronte.
E.F.
Lasciare tracce per diventare impronte è un colpo magistrale
Mi piace tanto quello che scrivi
Complimenti
Mistral
Grazie Mistral,
i tuoi commenti lasciano sempre il segno!
Enrico