Il mio pensiero del giorno, oggi, si concentra ancora sulla politica. Non potrebbe essere altrimenti, visto il fervore che ci sta accompagnando alle elezioni provinciali di domenica. Ieri invocavo Aristotele e, sia ben chiaro, lo invocherò ancora a lungo.
Il pensiero che mi gira per la mente, oggi, è che tanto si parla di candidati, tanto si parla dei loro profili, delle loro nefandezze passate, dei loro inciuci più o meno conosciuti e, tanto più si parla di loro, tanto più ci si dimentica che il problema non sono loro, ma siamo noi che eventualmente li votiamo. Pensandoci bene, su quasi 800 candidati, era ovvio aspettarsi che ci fosse qualche furbetto, qualche simpaticone, qualche ammanicato, qualche mammasantissimo…ma ci sarà anche qualcuno di valido, o no?
Allora il problema in questione è diverso e la domanda è: siamo in grado di votare con consapevolezza? Prima di accingerci a segnare il simbolo e/o le tre preferenze, siamo capaci di pensare che siamo noi ad avere la responsabilità di fare una scelta giusta? Siamo capaci di non farci influenzare troppo dalla logica del piazerot (ben riportata da Luisa Patruno sul blog dell’Adige il 21 ottobre)?
Mi chiedo questo perchè ultimamente mi sembra di percepire che l’elettore stia diventanto quasi schiavo dei candidati; l’individualismo ed il tornaconto immediato personale regna ormai sovrano ed è forse questo il vero problema della politica oggi. Allora fermiamoci un attimo a pensare, perchè pensare, o meglio commentare, lunedì 28 ottobre non serve a nulla!