Campo per destinazione è un libro, di Carlo Martinelli ed edito da edizioni Incontropiede, per chi ama l’altro calcio. Non quello gossipparo, legato prevalentemente alle veline o alle serata in discoteca, ma quello di altri protagonisti. Tra le settanta storie raccontate si trovano curiosità di tutti i tipi: fatti, vicende di calciatori del destino sfortunato sebbene promessi campioni, aneddoti e curiosità che possono arricchire chi, come me, ama questo sport da diversi punti di vista.
La mia storia preferita? Quella di Adriano Bardin! Non perché si scritta in maniera diversa: Carlo Martinelli, in questo libro, è fantastico dalla prima all’ultima lettera. Scelgo Bardin perché ho avuto la fortuna di conoscerlo davvero, lo scorso anno in occasione del Premio Zanella di Calavino, ed ho avuto modo, intervistandolo, di gustarmi la sua semplicissima straordinarietà. Un uomo vero, dico io, da come si presenta, da come parla, da come racconta il suo vissuto arricchito, per altro, da gente del calibro di Trapattoni e Buffon.
Non è vero che il calcio è diventato un sport superficiale: ringraziamo Carlo Martinelli che, con settanta storie racchiuse in 120 piacevolissime pagine, riesce a far capire come ci sia anche molto altro da raccontare.