Pro loco trentine, la strada fatta dal 2012 ad oggi

Editoriale di centopaesi, marzo 2014

Cari volontari e soci di Pro Loco,

anche il secondo anno del nostro mandato in Federazione si è ormai concluso. L’Assemblea annuale, fissata per sabato 7 Giugno 2014 a Varone, sarà il momento nel quale presenteremo i dati, le attività ed il lavoro svolto in quest’anno. Mi preme però, con questo articolo, anticipare alcuni spunti che verranno trattati perché credo che meritino attenzione. Nel corso del 2013 le attività condotte dalla Federazione sono state davvero molte: incessantemente la struttura ha lavorato per portare a compimento le tante idee messe in campo dal Consiglio di Amministrazione della Federazione, al quale va riconosciuto di aver davvero profuso un impegno encomiabile. C’è un lavoro su tutti sul quale vorrei porre però l’attenzione: il Piano Strategico 2014-2016, redatto a fine 2013, con il quale abbiamo tracciato la strada fino al 2016. Il piano strategico è lo strumento che abbiamo ritenuto idoneo per fissare i nostri obiettivi di lavoro e per definire in maniera inequivocabile il percorso da seguire. Il pensiero chiave è “riportare le pro loco a pieno titolo all’interno del settore turistico provinciale” e, per fare questo, sono state delineati alcuni obiettivi ed alcune conseguenti azioni da attuare. Siamo fermamente convinti che per riportare le Pro Loco nell’alveo delle “attività turistiche” occorra fare formazione ed informazione, occorra lavorare molto sulla qualità, sia della proposta di animazione ma anche sulla struttura dei gruppi di lavoro. Ecco allora che nel 2013 è stato proposto un percorso di “formazione” sull’HACCP, percorso che ha registrato una grande partecipazione (135 persone in totale) con il quale crediamo di aver dato una prima concreta risposta sia alla necessità di fornire formazione ma conseguentemente anche al più importante bisogno di agire nel segno della qualità.

Questo è solo un esempio pratico e concreto di quanto effettivamente proposto per la formazione, verso la quale rivolgeremo grande attenzione anche nel 2014: qualità e sicurezza saranno i focus distintivi di quest’anno!

Il 2013, però, è stato anche l’anno dell’avvio di un importantissimo lavoro di ricerca, attraverso il quale, potenzialmente, potremo dare una grande risposta ad una delle problematiche più cogenti che attanaglia attualmente il volontariato: la burocrazia! Il progetto avviato con il sostegno della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale permetterà di arrivare ad una concreta proposta di semplificazione burocratica: una proposta che potrebbe ridurre ad un terzo la pesantissima parte degli adempimenti burocratici da attuare per la realizzazione di un evento o di una manifestazione. Attualmente la fase di studio, condotta da un esperto giurista, il dott. Alceste Santuari, in collaborazione con il direttore della Federazione, dott. Ivo Povinelli, sta procedendo con intensità ed efficacia e, con ottimismo, mi sento di dire che entro fine anno potremmo già produrre la nostra proposta.

L’elenco delle attività è molto più dettagliato, ovviamente, ma non è questa la sede adatta per presentarvi tutto.  Vorrei, quindi, invitarvi a partecipare all’assemblea annuale del 7 giugno 2014: partecipare per conoscere il lavoro fatto ma partecipare anche per alimentare il senso di appartenenza che ci lega al mondo del volontariato e partecipare perché la vostra presenza per noi che vi rappresentiamo, è il miglior segnale della fiducia che avete riposto nei nostri confronti.

Come consuetudine l’assemblea annuale sarà inserita nella ormai caratteristica realizzazione di Locus Locorum, il Festival delle Pro Loco Trentine che tanto successo ha riscosso nelle ultime edizioni.

Pro loco Trentine, la strada fatta dal 2012 ad oggi

Editoriale di centopaesi, giugno 2013

Locus Locorum e l’assemblea annuale della Federazione sono da poco terminati. Ho sulle spalle le fatiche della preparazione ma mi sento estremamente felice e soddisfatto per come sono andate le cose. Locus Locorum 2013 è stato un successo di gruppo: forse singolarmente qualche Pro Loco avrebbe desiderato lavorare di più, e non nego che questo ragionamento sia valso anche per la proloco che presiedo, ma devo dire che nel complesso la manifestazione è riuscita alla grande. Il numero di partecipanti è stato nettamente superiore rispetto allo scorso anno;  la proposta enogastronomica, grazie al regolamento introdotto, ha sortito gli effetti sperati, con una qualità ed una varietà davvero notevoli; le animazioni proposte sono state gradite e seguite da tutti i partecipanti e quindi credo che si possa essere davvero soddisfatti. Certo, di aspetti da migliorare, di dettagli da cambiare, di regole da perfezionare ce ne sono molti, ma credo sia opportuno non pensare a quelli, ora, perché è meglio che si decantino e vengano approfonditi per l’edizione del prossimo anno. Nel concludere questa prima riflessione vorrei ringraziare sentitamente i volontari della Pro Loco di Ponte Arche ed il loro presidente Luca Martinelli perché sono riusciti davvero a costruire un parco bello, accogliente, colorato e ordinato grazie al lavoro di molte persone alle quali rivolgo il mio più sentito grazie. Per quanto concerne l’assemblea esprimo anche in questo caso la mia soddisfazione. Il lavoro presentato, le riflessioni emerse e le questioni da portare nell’immediato futuro sono stati assimilati bene dai presidenti presenti in sala e questo mi fa ben sperare per il proseguimento del molto lavoro che ci sarà da fare nel prossimo anno. Ho notato come le mie parole siano state seguite con attenzione e serietà e credo davvero che con questi presupposti si possa affrontare al meglio il difficile futuro che si prospetta per il mondo del volontariato turistico trentino.

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno collaborato alla perfetta riuscita sia dell’assemblea che della manifestazione, ed in particolar modo i dipendenti della Federazione, perché senza il loro contributo personale certe dettagli non sarebbero stati presi in considerazione.

Auspico infine che il clima sereno e collaborativo respirato nei due giorni a Ponte Arche possa davvero essere il clima che caratterizzerà i prossimi sviluppi del lavoro della Federazione e del mondo del volontariato turistico: restando uniti si possono superare davvero le criticità più evidenti.