CANTO QUINTO: PURGATORIO
Verso il cammin che porta alla cima
ci fù da sostare un istante in collina
per la precisione il promontorio di Gabbiolo
luogo di poca fortuna e non solo:
infatti negli anni è da sempre ostile
ben molti ci persero infatti la bile
a vedere i droati giocare invano
e soccombere in campo all’avversario sovrano.
A dire il vero l’inizio delle ostilità
ebbe a dimostrare quanto detto un secondo fà
e il tiro del gatto, avversario felino
trovò impreparato il portiere, giusto un tantino
che colto in fallo da una tal traiettoria
non seppe parare e cantare vittoria.
Dentro il purgatorio, seduto lì in tana
ci stava un centrocampista assopito sulla panca piana
e mentre i compagni stavano a giocare
lui i pettorali si continuava a gonfiare:
chiamato in causa in svantaggio ahimè
gonfiò il petto ed entrò il buon Dallapè
che prima di entrare si mise a pompare
perché a tutti quanti volea dimostrare
che se tu lo guardi, anche da lontano
assomiglia assai molto a Costantino Vitagliano.
Fatto un assist e un passaggio decisivo
si inchinò veloce e cominciò deciso
a riprendere ancora imperterrito a pompare
perché i pettorali non volea veder sgonfiare.
Sulla sinistra sbattuti dal vento i suoi ricciolini
custodia il cancello del paradiso il piccolo Perini:
lui tra i due mondi costretto a restare
perché ancora molto non riesce a segnare
corre, dribbla e si mostra persona combattiva
ma ancora lui pecca in fase realizzativa
apre il cancello per entrare in paradiso
ma quando c’è da entrarvi non sembra deciso:
crediam che gli ami davvero da pazzi
restare a ballare col vecchio Paolazzi
e quindi il purgatorio ancor è il suo mondo
sicuri che lì di sopra arriverà in un secondo.
Subito dentro il porton del paradiso
si senton schiamazzi dal tono deciso:
è lui che le chiama “venite a me amiche”
soprattutto se brune, tettone e fiche
il Fino è del cielo il pr ufficiale
seleziona la compagnia per il cugino Ale
Ma noi ci chiediamo “da chi avrà imparato il buon Fino?”
ma è ovvia risposta: dal nonno Costantino.
Talvolta il pr smette di fare
allora ogni tanto riesce a segnare
Quest’anno una volta, sembrerebbe pochino
ma che gol da tre punti, funambolico Fino
allora in paradiso è giusto che tu stia
a bombazza, come sempre, e con tanta allegria.
Arrivato sul cancello, da bomber al suo pari
entrò senza bussare il buon Luca Calcari:
è vero lui sarebbe del purgatorio il titolare
ma dopo stri tre gol il paradiso non gli si può negare
e così un posto in più davanti s’è creato
un posto che nessuno avrebbe mai pensato!