Tursimo: i miei dubbi
Si leggono, con sempre maggiore frequenza, le lamentele di direttori e presidenti (più direttori stranamente) delle Aziende di Promozione Turistica del Trentino riguardanti il recente taglio delle risorse finanziarie.
Ora, che il taglio ci sia stato non v’è dubbio alcuno e, vista l’abbondanza del passato, è naturale che ci si lamenti. Il fatto che mi lascia però molto perplesso è che la lamentela si ferma, quasi esclusivamente, alle cifre del taglio ed alla conseguente copertura dell’importo mancante. Il dubbio è: ma il futuro del Turismo Trentino dipende solo dagli zeri? Siamo davvero arrivati a pensare che “senza le risorse finanziarie” non si arriva a fare nulla?
Nel mondo che vedo io, che piace tanto a me ed ai volontari delle Pro Loco, si è sempre stati abituati a fare un altro tipo di ragionamento, che segue questo schema abbastanza semplice: idea innovativa, verifica sulla sostenibilità, ricerca delle risorse economiche, realizzazione. Ora, non mi sembra che questi passaggi siano così difficili da esportare anche ad altri mondi. Tutt’altro. Certo è che se si parte dalla (quasi) fine, ossia dalle risorse economiche, vengono a mancare tutti gli altri step di ragionamento, tra cui il fondamentale è: LE IDEE. Questo manca, oggi, al mondo del Turismo Trentino. Non ho sentito, fin’ora, alcuno parlare di idea innovativa, di strategia per…, di nuovo modo di lavoro ma solo “a me mancano questi soldi”, “come faccio con il mio personale che devo mantenere” ecc, ecc….. Non sono ragionamenti molto edificant , soprattutto perchè le risorse mancano davvero e l’unico sistema per ovviare a questo è proprio trovare l’idea giusta, il metodo di lavoro alternativo per riprendere slancio e competitività.
Chissà mai se la logica del “nuovo voler fare”, basato sulle idee e sulla disponibilità personale, prenderà il sopravvento. Io lo spero proprio perchè, non so voi, ma si comincia ad essere stufi di chi non sa fare altro che lamentarsi rimanendo seduto sulla sedia.
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